martedì, Aprile 2

Prelievi al Bancomat: le commissioni possono aumentare?

Il tema denaro elettronico “tiene banco” come si usa dire da oramai svariati anni, sicuramente dalla metà degli anni 80 del Novecento, compendio in cui la maggior parte della popolazione italiana ha imparato a  conoscere ed anche ad utilizzare le vari forme alternative ai contanti del denaro fisico, specialmente attraverso l’adozione del Bancomat, che ancora oggi viene considerato come “simbolo” anche se fa riferimento un po’ a tutte le tipologie di operazioni come i prelievi presso i tradizionali ATM.
Oltre a lamentare una forma di “esclusività” eccessiva rispetto al contante, i pagamenti elettronici ed i prelievi al Bancomat sono spesso criticate anche dal punto di vista economico, in particolare perchè esiste il tema legato alle commissioni.

Prelievi al Bancomat: le commissioni possono aumentare?

Si tratta, come molti sapranno, di un importo aggiuntivo che i vari sistemi di prelievo (a partire dal consorzio Bancomat, ma anche quelli legati alle forme Maestro o Visa) che viene “detratto” ad ogni operazione di prelievo di denaro, in particolare quando si dispone di una dai queste operazioni presso uno sportello bancario che non è lo stesso del proprietario.

La tariffa media attuale, mantenuta da qualche anno, parte da 49 centesimi di euro aggiuntivi fino a 3-4 euro in media, ma questo importo secondo diversi analisti potrebbe aumentare principalmente per due fattori legati tra di loro.

Il primo è sicuramente parte di un processo che va avanti da diversi anni, di affermazione della moneta elettronica come principale forma di pagamento, in quanto molto più facilmente tracciabile e quindi maggiormente adatta per combattere l’evasione fiscale.

Anche i vari istituti di credito stanno progressivamente riducendo il numero di ATM sul territorio nazionale, principalmente perchè sono concepiti come “meno utili”, rendendo quindi obbligatorio in futuro aumentare i costi di commissione.

Attualmente però questa ipotesi sembra abbastanza lontana: anche la richiesta da parte di Bancomat SpA di cambiare forma di calcolo delle commissioni è stata per ora “messa da  parte”.