La farina corrisponde ad uno degli elementi derivanti dalle varie forme di cereali, come il grano tradizionale (ma non solo) che da millenni sono alla base dell’alimentazione, ad esempio la stragrande maggioranza di pane e pasta prevedono proprio un prodotto che attraverso la macinatura dei chicchi di cereali di varie tipologie sviluppa qualcosa di utilizzabile per i contesti da forno. Da diversi decenni la farina è sempre più sulla bocca di tutti, sia per le diverse varietà ma anche perchè sempre più spesso i nutrizionisti dicono “che fa male”. Ma quale bisogna evitare?
Non comprare mai questo tipo di farina: “é cancerogena”
La farina come accennato non rappresenta qualcosa di unico, ma a seconda del tipo di seme e dalla differente procedura di raffinazione, questa può essere effettivamente considerabile più o meno adatta ad una dieta specifica.
Nel recente passato un po’ di allarmismo è stato effettivamente creato nei confronti delle farine più raffinate, che sono anche quelle corrispondenti alle varianti “bianche”. Molti si sono spinti a considerare la farina 00 in particolare, quella più raffinata nella maggior parte dei casi, ad essere cancerogena, addirittura considerando il tipico bianco frutto di un processo artificiale.
Così non è, ma la farina 00 pur non essendo “da demonizzare” (non sono state confermate potenzialità cancerogene) è effettivamente quella meno consigliabile, perchè buona parte dell’apporto nutritivo costituito da proteine e fibre risulta essere “scartato” dal prodotto finale.
La farina bianca però è sensibilmente più economica e tendenzialmente quella più digeribile, dimostrandosi però la variante meno adatta ai diabetici e di chi soffre di pressione alta. Molti considerano la diffusione della farina 00 e 0 una delle cause dei casi sempre più frequenti di celiachia.
Quando possibile è meglio optare per varianti meno raffinate, che mantengono un apporto maggiore di crusca, come le 1, 2 o le integrali, che sono anche migliori dal punto di vista nutrizionale.