mercoledì, Aprile 3

Primi due mesi del Chieti targato Pomponi: il bilancio di Walter Costa

Prime quattro giornate di campionato per il Chieti Calcio della nuova era targata Giorgio Pomponi: cinque punti in classifica per una squadra costruita ex novo in estate, ma che già sta mostrando un buon assetto tattico e pian piano va acquistando personalità.

Tanti ragazzi interessanti  insieme ad alcuni giocatori di esperienza: questa la ricetta scelta dalla dirigenza che crede fermamente in questo progetto, è convinta delle scelte fatte in estate e punta a risalire il prima possibile in Lega Pro.

L’atteggiamento giusto, quello cioè che Mister Ronci vorrebbe sempre vedere in ogni partita, si è visto nel secondo tempo del derby contro l’Avezzano: grande grinta al ritorno sul terreno di gioco dopo un primo tempo non brillante, avversari schiacciati nella loro metà campo e tanto gioco in fase d’attacco con Dos Santos ben spalleggiato dai compagni, a partire dal neo entrato Gomis, giocatore che potrà dare molto a questo Chieti.

Basterà ora trovare una maggiore concretezza in fase realizzativa e limare qualche piccola distrazione difensiva e a centrocampo per riuscire ad essere protagonisti in campionato.

Già domenica prossima a Campobasso si potrà testare il vero valore del Chieti contro una delle migliori compagini del girone, secondo gli addetti ai lavori fra le più accreditate favorite alla vittoria finale.

Abbiamo chiesto al Vice Presidente Walter Costa di fare un bilancio calcistico e generale dei primi mesi di questa nuova società che vuole con tutte le forze portare i colori neroverdi il più in alto possibile.

Un suo bilancio delle prime quattro partite di campionato …

Sono convinto che ci manchi qualche punto in classifica. La nostra è una squadra assemblata ex novo, non potevamo pretendere di avere un organico che si intendesse subito alla perfezione. Ci sono state però partite che potevamo chiudere con risultati diversi da quelli purtroppo ottenuti. Penso che la squadra stia crescendo di settimana in settimana: ho visto dei ragazzi che ora sono più maturi di quanto lo erano appena arrivati da noi. Sono sicuro che saremo protagonisti del campionato. A Fermo abbiamo perso con una punizione deviata nettamente in rete, contro l’Avezzano almeno il secondo tempo abbiamo giocato ad una porta sola: i ragazzi stanno prendendo sempre più fiducia nei loro mezzi e questo li porterà ad essere più incisivi e propositivi”.

Sappiamo che non le piace parlare dei singoli, però se dovesse dare un giudizio sui giocatori fino a questo momento?

Non parlo dei singoli, i nostri ragazzi stanno lavorando benissimo tirando fuori ciò che pensavamo avessero. Mi piace lodare tutti finora, dal portiere Diouf ad altri come Scintu, Gallo o De Clemente, sono professionisti, li vediamo impegnarsi al meglio. A quelli che stanno giocando ora si aggiungeranno altri perché ci sono under come Scalbi ed Emmanuel pronti a debuttare: daranno un ottimo contributo alla squadra. Queste sono categorie nelle quali gli under sono fondamentali. Sono rimasto sorpreso dai nostri giocatori per il modo maturo con cui sono rientrati in campo nel secondo tempo con l’Avezzano. Non scopriamo certo ora il valore di Gomis, entrato ad inizio ripresa (lui ha già un percorso calcistico notevole alle spalle), ci potrà aiutare moltissimo. Secondo gli operatori del settore non dobbiamo pensare ai punti ottenuti finora: quando la squadra capirà il vero valore dei singoli under, molti avranno problemi nell’affrontarla”.

Quest’anno si è aperta una nuova era calcistica con la gestione Pomponi: ci illustra anche l’aspetto marketing del Chieti Calcio e come soprattutto è cambiato rispetto al passato?

Stiamo ricevendo complimenti da tutti: è nostra intenzione creare una vera e propria azienda e portare questa squadra il più in alto possibile. Il Patron Pomponi parla di Serie B, ma io dico che il prima possibile dobbiamo risalire in Lega Pro, categoria nella quale stiamo bene, possiamo metterci le basi bene per poi provare il grande salto. Si può fare solo con il grande lavoro che la società ha attuato con un’azienda leader nel marketing, la Consorzio Italia di Stefano Cocco, che ha compreso il potenziale del nostro gruppo, mettendo una base a Chieti sotto la guida di Giuseppe Di Giovanni  che sta dando risultati inattesi. Non dimentichiamoci che fino a due anni fa era molto difficile presentarci come “brand”, avevamo un marchio che non dava più l’impressione di freschezza che tutti si aspettavano. Da quest’anno non siamo più noi a presentarci alle aziende, ma sono loro stesse a farci proposte per parlare con la società perché notano un nuovo modo di approcciarsi a tutto ciò che circonda il mondo del calcio, ma anche il valore e lo spirito di fiducia nella crescita di questo progetto. Siamo molto ottimisti perché sappiamo che solo con il lavoro e la programmazione potremo andare avanti. Noi abbiamo voluto operare in questa maniera guidati dalla Consorzio Italia,  venuta ad investire e crederci a Chieti insieme al Patron Giorgio Pomponi per creare l’ambiente giusto perché questa città potesse rispondere agli standard che ci attendiamo. È un compito difficile, ma già nei primi due mesi abbiamo ottenuto risultati insperati”.

Il Campobasso è una delle squadre più accreditate per la vittoria del campionato: che partita sarà domenica prossima?

Il Campobasso è stato costruito per fare il salto di categoria, ma sono troppi anni che sono del calcio e mi viene da sorridere quando si parla di programmi per centrare subito una promozione. Non ho paura di questa partita e non vedo l’ora che arrivi domenica perché sono convinto che, se i ragazzi seguiranno gli insegnamenti del mister e saranno attenti e concentrati, il Chieti potrà uscire imbattuto e disputare una grande partita. Anche il Campobasso ha timore di affrontarci in questo momento: non dimentichiamoci che siamo stati sfortunati, prima o poi le sventure finiranno. Sono convinto che i ragazzi sapranno preparare al meglio il match e ben figurare, Mister Ronci secondo me ha già studiato le mosse per controbattere quelle che metterà in atto il suo collega Cappellacci”.