domenica, Aprile 7

Cala il sipario sul Giro d’Italia col trionfo di Vincenzo Nibali

L’ultima tappa del Giro d’Italia, vinto da Vincenzo Nibali, regala emozioni e qualche brivido. L’inizio della frazione finale è caratterizzata dalle cadute di Bak e dell’ex maglia rosa Kruijswijk. Gli otto giri del circuito finale di Torino vengono neutralizzati per motivi di sicurezza, ma si verificano le stesso le cadute di Chaves, Uran e Sutterlin. La più pericolosa avviene a 6 km dal traguardo, quando Sonny Colbrelli (Bardiani-Csf)prova a partire in solitaria, ma con il manubrio colpisce uno spettatore che si sta sporgendo e rovina a terra, per fortuna senza conseguenze. Così sono i velocisti a giocarsi la volata: Eduard Grosu della Nippo-Vini Fantini prova a giocare d’anticipo ma Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo) brucia tutti sul traguardo, ma viene declassato al dodicesimo posto per aver stretto Modolo sulle transenne, consegnando la vittoria al tedesco Nikias Arndt (Giant-Alpecin) davanti a Trentin e Modolo.
IL BIS DI NIBALI – Dopo il successo del 2013 Vincenzo Nibali (Astana) vince il suo secondo Giro d’Italia, compiendo una vera e propria impresa se pensiamo che fino a venerdì mattina era quarto in classifica con quasi cinque minuti di ritardo dalla maglia rosa Kruijswijk. Le tappe di Risoul e Sant’Anna di Vinadio hanno sovvertito l’esito di un Giro ricco di sorprese e che ha reso ancor più bello il successo dello squalo di Messina, che quando sembrava tutto perso ha compiuto l’impresa, mostrando il suo carattere e la sua classe. Sul podio di Torino con Nibali, il colombiano Esteban Chaves (Orica-GreenEdge) e lo spagnolo Alejandro Valverde (Team Movistar).
GLI ABRUZZESI IN CORSA – Sicuramente positivo il bilancio dell’Abruzzo presente in corsa, rappresentato da Giulio Ciccone (Bardiani-Csf) e dalla Nippo-Vini Fantini. Infatti la vittoria nella tappa di Sestola da parte di Ciccone ha impreziosito il suo primo Giro d’Italia, vissuto in prima linea, mettendosi in mostra, col piccolo rammarico del ritiro forzato a due giorni dall’arrivo a Torino. Per la Nippo-Vini Fantini non è arrivata la vittoria di tappa, ma gli uomini del diesse teatino Stefano Giuliani, sono stati sempre protagonisti e all’attacco. Il rimpianto maggiore è per Damiano Cunego che ha visto sfumare l’obiettivo della maglia azzurra degli scalatori alla penultima tappa, dopo averla indossata per gran parte della corsa rosa.
ARRIVO – 1. Nikias Arndt (Ger, Giant-Alpecin) ; 2. Matteo Trentin; 3. Sacha Modolo; 4. Porsev (Rus) ;5.
CLASSIFICA FINALE – 1. Vincenzo Nibali (Team Astana) in 86.32’49”; 2. Esteban Chaves (Col, Orica) a 52″; 3. Alejandro Valverde (Spa, Movistar) a 1’17”; 4. Kruijswijk (Ola) a 1’50”; 5. Majka (Pol) a 4’37”.