lunedì, Marzo 4

C5 Serie D: Finale Play Off, Il Centro Sportivo Teatino batte i Red Davils per 7 a 2 e vola in C2

Un 7 a 2 a favore degli ospiti che non lascia spazio a tanti giri di parole o alibi di alcun tipo, come dichiarato a fine gara da uno sportivissimo Di Marzio, allenatore-giocatore dei Red Davils.

Come da pronostico, sono i Red Davils che conducono la partita e dettano i ritmi sin dall’inizio, attraverso il loro giro palla collaudato e bello da vedere. Il Centro Sportivo si adegua compattandosi dietro la linea della palla. Al 9’ scocca la scintilla che infiamma il match e rompe gli equilibri: punizione dal limite per il CST, se ne incarica Aventaggiato che calcia di potenza e, complice un varco in barriera, segna l’1 a 0 che scrolla la tensione di dosso da entrambe le squadre.

I Red Davils si rialzano e, sostenuti dal caloroso e corretto pubblico di casa, continuano a mantenere il possesso del pallone e ad avvicinarsi con più insistenza dalle parti del portiere avversario. Al 10’ ci prova mister Di Marzio da posizione centrale, ottimi i riflessi di D’ Orazio. Al 17’, ancora Red Davils pericolosi, questa volta su azione d’ angolo, Forti riceve palla e di volèe calcia di poco fuori. Col passare dei minuti, i Red Davils non riescono a giustificare il loro prolungato possesso del pallone con azioni veramente pericolose. Il giro palla, anche se fluido, continua a rimanere poco veloce e molto scolastico, e il CST ne approfitta con azioni da guerriglia: contropiedi veloci che permettono a Iezzi di colpire prima il palo, intorno al 20’, e poi la traversa qualche minuto più tardi. Ma come spesso accade, proprio nel momento migliore dell’avversario, esce la squadra in sofferenza: sul finale di tempo, ancora Forti scatta sulla destra e, dal fondo, mette sul secondo palo dove si fa trovare pronto Colonna per la zampata vincente. Si va al riposo sull’1 a 1.

Nella ripresa entra Gariuolo per il volenteroso Berardi, e al 2’ il bomber lucano ripaga la scelta del mister: calcio d’ angolo dalla destra, e deviazione vincente dello stesso numero 9 che segna d’ istinto, senza quasi accorgersene. E’ il gol che spacca la partita e fa cambiare il vento a favore del Centro Sportivo. Al 5’, Iezzi ruba palla durante un disimpegno avversario, e si invola a segnare il gol del 3 a 1.
Al 10’ ancora CST vivo e affamato. Ci provano Gariuolo e Aventaggiato, ma non trovano fortuna. Fortuna che trova Berardi nell’avere come compagno di squadra Aventaggiato: al 14’, il roccioso difensore teatino si esibisce in un’azione personale di rara fattura e, con immenso altruismo, serve al compagno la palla del 4 a 1. Esplosione di gioia per i neroverdi, che ora sognano la C2 ad occhi aperti.

I Red Devils tentano il tutto per tutto, inserendo Ciofani, come portiere in movimento, e l’esperienza di Farinacci. Seguono momenti di vera passione, con il CST incredibilmente ancora fresco sulle gambe a difendersi con le unghie e con i denti. E’ qui che esce fuori tutto il talento di D’Orazio che, con dei veri e propri miracoli, dice no ai tentativi dei Red Devils. Al 17’, però, il portierone teatino non può nulla contro la malasorte: la palla di Ciofani, calciata dalla destra, colpisce il primo palo, attraversa tutta la linea di porta, e giunge sui piedi di Giannini che, appostato sul secondo, segna il 4 a 2 della speranza. Ma la speranza resta tale per i padroni di casa: Di Marzio decide di continuare col portiere in movimento, ma le energie residue dei suoi non bastano per portare avanti tale gioco dispendioso. Di fatti, arriva il tracollo: sornione il Centro Sportivo attende l’errore degli avversari e, con un cinismo insensibile, manda in gol nell’ordine Berardi, Mincone e Aventaggiato a porta sguarnita.

E’ l’apoteosi per il Centro Sportivo e i suoi tifosi. I Red Devils alzano bandiera bianca, con la dignità di chi sa di aver cercato di fare gioco propositivo, sempre e comunque, dall’inizio del campionato, e con molta sportività applaude e si congratula con gli avversari. Vince il CST e la sua fame di vittoria. Vince questo gruppo fantastico. Vincono il Cuore e i Polmoni sul Cervello e i Piedi Buoni.

(Alessandro Colangelo)