Frutti estivi come pochi altri, le albicocche costituiscono una importante forma di alimenti ch sono simili per concezione alle pesche, ma che trovano una diffusione e una affermazione maggiore rispetto a queste ultime a causa di una disponibilità sensibilmentee maggiore. Strutturalmente si tratta di un frutto molto appetito anche in Italia, che tende ad essere raccolto dai primi di giugno a fine luglio, e che gode di numerose proprietà, anche lassative, secondo alcuni.
Le albicocche sono lassative? Ecco la verità
Ma è vero? Ciò che è sicuramente corrispondente a verità è l’ingente apporto di nutrienti che corrisponde al loro consumo.
Presenti in buona quantità molte vitamine come la A, E, C, la B1, B2 e B3 tutte utili per il naturale funzionamento dell’organismo. Sono anche munite di sali minerali in quantità, e non mancano neanche le fibre, disposte in modo particolare nella buccia, che è edibile (anche se non a tutti “aggrada” il consumo), ovviamente dopo averle lavat bene.
In particolare è presente la pectina, che è una delle fonti di fibre naturali maggiormente benefica per l’organismo in quanto agevola le evacuazioni compatando le “scorie” del cibo.
Tra i sali minerali spiccano in modo specifico il magnesio, ferro, calcio e zinco oltre al potassio, ed è proprio quest’ultimo ad essere mediamente l’artefice della nomea delle albicocche che non sono così lassative, ma che se consumate in quantità importanti (più di 3 al giorno), anche a causa della presenza del sorbitolo, un elemento che anch’esso ha proprietà restringenti.
Tuttavia non sono paragonabili per effetto eventuale alle prugne ad esempio, inoltre il consumo non viene considerato adatto per chi soffre di problematiche come gastroduodenale e gastroenterocolite.
Per il resto, si tratta di un frutto sicuro, e seppur considerato “dolce” anche se molto dipende dal grado di maturazione, hanno un ridotto apporto calorico, non superiore alle 35-40 per 100 grammi.